lunedì 28 novembre 2011

"se non succede niente, non succede niente" esordì così,
poi non disse più una parola.
Le ultime frasi cambiano sempre, a seconda del grado di sensibilità.
La scenografia è sempre la stessa: muri intrisi di disinfettante e lacrime gettate lì da qualche parente.
Nei corridori solo silenzio, intervallato dal rumore della luce al neon e lo strusciare di quelle brutte scarpe ortopediche che ricordano la mensa delle scuole elementari, il lunedì, e i minestroni transgenici.
Un uomo generalmente grasso che pulisce distrattamente il pavimento.
Il dolore di qualcuno che sta per morire si percepisce solo dallo sguardo di chi l'ha amato,
da quelle smorfie con le labbra e da quelle rughe innaturali disegnate dai pianti trattenuti.
"Cosa vuol dire se non succede niente, non succede niente?"
Silenzio.

1 commento:

  1. Corrado16:24:00

    mi viene in mente Editors, the saddest thing that I'd ever seen were smokers outside the hospital doors..

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